La teoria di occlusione muscolare
Adriana ValsecchiI fattori che innescano l'alterazione dei rapporti craniomandibolari
sono innanzitutto la crescita non corretta dei
settori posteriori, e poi le carie, le avulsioni, le ricostruzioni
inesatte, i precontatti.
Oggi come ieri, dunque, rapporti occlusali alterati sono
contemporanei ad asimmetriche reazioni della muscolatura
masticatoria e a disfunzioni dell'articolazione. Sono queste
le responsabili di tante sintomatologie vanamente curate
da otorini, oculisti, neurologi, reumatologi ... laddove
l'intervenire sulla causa di tali disturbi rientra nella sfera
di competenza dell'odontoiatra.
D'altra parte, 1 'elaborazione di metodi riabilitativi complessi,
tendenti a ripristinare equilibrati rapporti anatomici
e neuro-muscolari di occlusione e di movimentazione, non
è servita ad oggi a chiarire i molti dubbi esistenti sui meccanismi
che regolano la funzione mandibolare. E il progredire
terapeutico e didattico ne viene rallentato.
Eppure, la muscolatura dell'apparato masticatorio ha in
sé il mezzo di controllo degli equilibri mandibolari, grazie
alla contrapposizione di due corpi ossei rigidi, uno dei
quali, la mandibola, facendo corpo unico bilanciatissimo
nello sforzo con la muscolatura irrigidita, si posiziona in
corretto rapporto spaziale con la mascella.Le metodiche muscolari esposte nel volume chiariscono
questo concetto. Esse consentono di rilevare le mancanze
di supporto dentario e lo spostamento anomalo della mandibola;
rappresentano rapidi sistemi di ricerca del corretto
posizionamento; consentono a mandibola e mascella di
recuperare contatti dentari armoniosi, restituendo benessere
fisico e giusti rapporti a tutta la catena muscolare dello
scheletro; non si contraddicono tra di loro; sono indispensabili
nella risoluzione delle malocclusioni di vecchia data,
considerate da tutti le più complesse da guarire. Sono alla
portata non solo di specialisti gnatologi e di odontoiatri,
ma anche di specialisti di altre branche, di medici di base,
di odontotecnici, di specializzandi e pazienti.